Sirena Yachts 68, prua al largo

Una barca che invoglia a navigare tanto. Carena semidislocante, comfort assoluto, linee eleganti. Per armatori evoluti

by Luca Sordelli – photo by ©Pozitif Studyo

La formula piace, piace molto. Sirena Yachts nasce non molto tempo fa, nel 2017, ma da subito ha mostrato di avere le idee molto chiare su quello che voleva fare: barche eleganti, con carene semidislocanti, per armatori esperti, che hanno già avuto più imbarcazioni o magari vengono dalla vela. La recente data di nascita non deve però trarre in inganno. Il cantiere turco arriva da una collaudata e apprezzata storia di collaborazioni con grandi nomi della cantieristica mondiale.

Per gli interni sono disponibili tre possibili decor che abbinano differenti legni e tessuti. La barca della prova, sulla base di legni chiari color miele con laccature semilucide, alternava inserti in legni scuri e tessuti chiari.

Obiettivo ultimo dei progetti Sirena Yachts? Il piacere di stare a bordo, di navigare. Poca esibizione, tanta sostanza. Una filosofia che si è dimostrata vincente: la sua crescita in questi anni è stata costante, la gamma ora va dai 58 agli 88 piedi di lunghezza. All’ultimo Salone di Cannes è stato presentato il quinto modello in listino, Sirena 68, la naturale evoluzione del 64.

La cabina armatoriale è a centro nave e sfrutta al meglio i quasi sei metri di baglio massimo. Anche qui, come nel salone, le grandi finestrature garantiscono l’ingresso di molta luce naturale e l’immersione totale nel paesaggio marino.

Layout
Il layout del ponte notte prevede, oltre all’armatoriale a centro barca, anche la Vip a prua e una cabina doppia a letti separati, entrambe con bagno dedicato. Optional il locale equipaggio a poppa con ingresso separato e una terza cabina con cuccette sovrapposte.

I padri di questo ventun metri sono l’argentino German Frers, per le linee esterne e carena, e l’olandese Cor D.Rover, per gli interni. Entrambi hanno lavorato di cesello per rendere una barca già vincente ancora più intrigante ed attuale. La piattaforma è la stessa del 64, la carena è uguale, variano 70 cm di lunghezza fuori tutto. «I cambiamenti sono molti, ma i più evidenti riguardano il main deck che guadagna centimetri e che può contare su finestrature a tutta altezza e impavesate ora anche loro trasparenti in più punti», racconta German Frers. Il risultato, evidente non appena si sale a bordo, è che, oltre ai centimetri calpestabili, sono stati guadagnati molti “metri cubi percepiti”. La luce è l’assoluta padrona di casa.

Nel salone principale, la vista sul paesaggio marino è quasi ininterrotta, grazie proprio alla parte alta delle murate in gran parte attraversabile dallo sguardo. Altro importante segno distintivo di questo ambiente è la grande cucina a vista che, come racconta Cor D.Rover: «Sta diventando un luogo sempre più centrale a bordo. Abbiamo portato agli estremi questo concetto, la nostra cooking area aperta coniuga la funzionalità alla capacità di essere un rilassante luogo conviviale per gli armatori, la loro famiglia, gli ospiti». Un approccio che mostra come il Sirena 68 voglia essere una barca contemporanea, restando fermamente fedele al suo Dna di imbarcazione vera e per armatori evoluti, abituati al bello e attenti ai dettagli. Vivere la barca è infatti un piacere.

Sul ponte principale il triangolo di prua è occupato da un grande prendisole e da una zona conviviale con divano a U e tavolino. È prevista una versione “enclosed” con accesso diretto al ponte inferiore, per chi naviga in climi freddi.

I flussi a bordo sono studiati con precisione, e questo lo abbiamo sperimentato durante il nostro test. Nonostante fossimo in 17 a bordo, ci muovevamo con facilità. Inoltre i gradini sono pochi, i passavanti larghi, tutti gli angoli sono smussati, così come deve essere a bordo di una barca che, per quanto comoda e domestica, non è una casa. Molto bene i punti “operativi”: le due postazioni di pilotaggio sono ben studiate, lo stesso vale per l’accesso alla sala macchine e alle “isole” per l’ormeggio, sia a prua sia a poppa.

Come tutti i Sirena Yachts, il 68 è costruito con uno scafo che coniuga perfettamente efficienza e prestazioni grazie alle  linee di carena semidislocanti di German Frers che offrono una crociera confortevole e una autonomia di oltre 1.100 miglia nautiche a velocità di dislocamento di 10 nodi.

Portare la barca, oltre che viverla, è molto semplice. Anche i dati rilevati durante la prova nel Golfo di Cannes non hanno tradito le aspettative, a bordo erano installati due Volvo Penta D13 da 1.000 cavalli ciascuno, la versione base prevede quelli da 900, con una classica trasmissione V-Drive. Va sottolineato che abbiamo navigato in un giorno di onda non molto alta, ma fastidiosa, e che eravamo a pieno carico sia di equipaggio sia di liquidi. Il valore relativo alla velocità massima è stato di 26 nodi, un buon dato, in linea con le previsioni di progetto, ma che poco racconta di questa barca e della sua carena semidislocante. Molto più interessante sottolineare che in dislocamento, alla velocità da lunghe percorrenze di 10 nodi, si consumano 49 litri/ora e si hanno 1.100 miglia di autonomia. Geograficamente parlando significa che, partendo da Cannes, si può girare lo stretto di Messina e arrivare fino ad Ancona. 

Altrettanto importante è evidenziare la velocità di crociera una volta entrati in planata: 16 nodi con 160 litri/ora di consumi e circa 500 miglia di autonomia. Qui il comfort è ancora assoluto. Zero vibrazioni, nessuno scricchiolio molesto. Se l’obiettivo era accontentare gli armatori più esperti, quelli che sanno quello che vogliono, possiamo garantire che è stato raggiunto. Viaggiare a bordo del Sirena 68 è un’esperienza per palati fini.

Il nuovo Sirena 68 si basa su una piattaforma di ingegneria navale ben collaudata con una forma dello scafo decisamente marina. La possibilità del cantiere di costruire imbarcazioni di serie altamente personabilizzabili continua a riscuotere successo tra gli armatori nel mercato delle barche a motore di medie dimensioni.

Il ponte superiore è caratterizzato dalla seconda stazione di governo e da numerose sedute per gli ospiti. Particolarmente efficace il top in carbonio.

Engine room
In sala macchine, sul modello della prova, era installata una coppia di D13 Volvo Penta da 1.000 cv e trasmissione V-Drive. La configurazione base prevede due D13 da 900 cv.

SIRENA YACHTS
34367 Nişantaşı, Istanbul
sales@sirenayachts.com
www.sirenayachts.com

PROGETTO
German Frers (design esterni)
Cor D.Rover (design interni)

SCAFO
Lunghezza f.t. 21,4 m • Lunghezza scafo 19,9 m • Larghezza massima 5,9 m • Immersione 1,3 m • Dislocamento a vuoto 39.500 kg • Dislocamento a pieno carico 47.000 kg • Capacità serbatoio carburante 5.250 l • Capacità serbatoio acqua 1.400 l

MOTORE
2 Volvo Penta D13 • Potenza 735 kW (1.000 cv) • Numero di cilindri 6 • Alesaggio per corsa 131mm x 158mm • Cilindrata 12,78 l • Rapporto di riduzione 1,964:1 • Regime di rotazione massimo 2300 giri/min • Peso 1.635 kg

CERTIFICAZIONE CE
CAT A

PREZZO
A partire da 1.900.000 € (Gennaio 2022)

(Sirena Yachts 68, prua al largo – Barchemagazine.com – Gennaio 2022)