In autunno inizierà il dragaggio del golfo di Rapallo, resosi necessario dopo la mareggiata del 2018. Il costo è di poco meno 11 milioni di Euro
by Niccolò Volpati
Le autorizzazioni ci sono, la volontà non manca e ci sono pure i soldi, visto che sono stati stanziati quasi 11 milioni di Euro. A breve il golfo di Rapallo verrà dragato. Si tratta di un intervento necessario, soprattutto dopo la super mareggiata del 2018 che ha distrutto centinaia di barche, proprio nello specchio d’acqua tra il Carlo Riva e il lungomare.
Il materiale da rimuovere con il dragaggio è di ben 20mila metri quadri e i lavori se li è aggiudicati la Debellis di Sestri Levante, insieme a Marchtech e a Sarland. Il costo è elevato, ben 10.984.660 €, poco meno di 11 milioni appunto, che arrivano dai fondi per la Protezione Civile Nazionale per il 2020. Sono stati stanziati e perciò c’è fretta di iniziare, anche per evitare di perdere il treno.
Nonostante l’emergenza Covid, infatti, in autunno si dovrebbe arrivare all’avvio vero e proprio dei lavori di dragaggio.
Fino a oggi, comunque, sono già stati realizzati l’analisi delle acque e l’indagine sulla batimetrica dei fondali. Non si tratta di una semplice operazione di routine, perché, come è facile immaginare, una buona parte dei 400 relitti della mareggiata è possibile che si sia adagiata sul fondale del golfo.
Durante le procedure di recupero, tra la fine del 2018 e il 2019, alcune barche si sono spezzate proprio mentre venivano portate in superficie. Qualcuna si è praticamente disintegrata durante la mareggiata, tanto che ci sono stati dei “dispersi”, nel senso che non si è riusciti a individuare tutti i relitti. Infine, altri scafi, erano talmente sommersi dal fango e dai detriti, che è stato necessario scavare tutto intorno per poterli imbragare prima di azionare la gru. L’intervento non si limiterà al dragaggio, ma riguarderà anche la foce del Boate, il torrente che sfocia nel golfo di Rapallo e che spesso è causa dell’inquinamento per il quale l’ARPAL pone il divieto di balneazione.
Il dragaggio del fondale e la pulizia della foce del Boate, insieme ai lavori per il tanto agognato depuratore, dovrebbero garantire un futuro roseo per la balneazione a Rapallo. Rimane da capire che cosa succederà al Porto Carlo Riva. Chi lo ricostruirà? Chi sarà il titolare della concessione? E, soprattutto, quando sarà pronto? Quando si avranno le risposte a queste domande, sarà possibile dire che Rapallo si sta, finalmente, riavviando alla normalità e potrà considerare superata la disgrazia causata dalla super mareggiata della fine di ottobre del 2018.
(Rapallo, 20mila metri quadri sotto i mari – Barchemagazine.com – Settembre 2020)